Il Nuraghe Mannu è una delle più affascinanti torri nuragiche della costa orientale sarda. Sorge a picco sul mare, sopra un alto strapiombo che domina il Golfo di Orosei, a pochi passi dalla spiaggia di Cala Fuili. La sua posizione lo rendeva un importante punto di avvistamento strategico, in grado di controllare le rotte costiere e i movimenti nel mare antistante.
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In lingua sarda, “Mannu” significa “grande” o “maestoso”. Il nome “Nuraghe Mannu” indica quindi un nuraghe particolarmente importante o visibile, probabilmente per la sua posizione dominante e la sua funzione di controllo costiero.

📌 Nuraghe Mannu – Scheda informativa
🗺️ Regione: Sardegna orientale
🏗️ Tipologia: Nuraghe monotorre con villaggio nuragico
⛏️ Epoca: Età del Bronzo – riutilizzo in epoca romana
📏 Altezza: 4,70 m – Ingresso: alto 1,40 m, orientato a est
Materiali: Basalto e trachite
Villaggio: capanne circolari e rettangolari
🔍 Reperti: vasi, ceramiche, laterizi romani
📍 Accesso: sentiero da Cala Gonone (verso Cala Fuili)
🛡️ Avamposto difensivo sul mare
Nell’area archologica si trovano i resti di un altro insediamento più ampio, noto come Su Nuragheddu, che probabilmente fungeva da avamposto difensivo costiero.
Nonostante l’area sia naturalmente protetta dai costoni rocciosi a strapiombo sul mare, le coste del Golfo di Orosei erano comunque esposte alla frequentazione di genti straniere, tra cui i cosiddetti Popoli del Mare, in epoca protostorica.
Architettura del Nuraghe Mannu e del villaggio
Il Nuraghe Mannu ha un’altezza residua di 4,70 metri ed è stato costruito utilizzando pietre di basalto e trachite.
L’ingresso, orientato a est e alto 1,40 metri, dà accesso a una scala laterale (oggi parzialmente crollata) che conduceva al piano superiore, attualmente non più esistente.
Avanzando si accede alla camera centrale, di forma ellittica e irregolare, con alcune nicchie ricavate nelle pareti.
Attorno alla torre sorgeva un villaggio nuragico, costituito da capanne a pianta circolare e rettangolare, costruite con pietre non lavorate.
🏺 I Romani e Nuraghe Mannu
Con l’arrivo dei Romani, il sito perse la sua funzione originaria e divenne un presidio romano costiero, come dimostrano i numerosi reperti rinvenuti: frammenti di laterizi, ceramica, tegami e oggetti in impasto grezzo.
Il passaggio dal controllo nuragico a quello romano è evidente anche nella sovrapposizione dei materiali da costruzione e nelle tecniche edilizie.
🕳️ Gli scavi e il “furto inconsapevole”
Gli scavi archeologici iniziarono nel 1927, guidati dall’archeologo Antonio Taramelli (1868–1939). Egli fu il primo a documentare il sito e a denunciare il fenomeno dello “scippo inconsapevole”, cioè l’uso da parte dei locali di materiale archeologico per costruire le proprie case, ignari del valore dei reperti.
🗺️ Come raggiungere il Nuraghe Mannu
Il Nuraghe Mannu si raggiunge da Cala Gonone, seguendo un sentiero escursionistico panoramico che porta verso Cala Fuili. Il sito è parzialmente visitabile ed è consigliato l’uso di scarpe da trekking.
📍 Posizione: entroterra di Cala Fuili – Golfo di Orosei, comune di Dorgali (NU)
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