Edificato intorno all’anno 1000 sui resti di un’antica fortificazione romana, il Castello di Pontes domina la valle alle falde del Monte Tuttavista, nella Sardegna centro-orientale. Nel 1333 passò sotto il controllo dei catalano-aragonesi, divenendo un presidio strategico durante le guerre tra i giudicati e la Corona d’Aragona. Rimase abitato fino al XV secolo, quando iniziò un lento processo di abbandono. Oggi si presenta come un rudere suggestivo, parzialmente recuperato, ma ancora bisognoso di interventi di tutela e valorizzazione.
- Leggi anche Galtellì

⚔️ Caratteristiche del Castello di Pontes
📜 Caratteristiche storiche
Costruito intorno all’anno 1000 su resti romani, il Castello di Pontes rappresenta una delle più antiche fortificazioni medievali della Baronia. Fu al centro delle contese tra i Giudicati sardi e la Corona d’Aragona, passando in mano ai catalano-aragonesi nel 1333. Abitato fino al XV secolo, venne poi abbandonato e progressivamente degradato.
🗺️ Caratteristiche geografiche
Il castello sorge su un promontorio calcareo a 175 metri di altitudine, alle falde del Monte Tuttavista, con vista panoramica sulla piana del fiume Cedrino. La posizione strategica garantiva il controllo visivo sui traffici tra l’entroterra e il Golfo di Orosei, in un territorio dalla forte vocazione agricola.
🏗️ Caratteristiche architettoniche
Dell’antico maniero restano oggi alcune porzioni di muratura in conci, tratti della cinta antemurale, resti di una torre angolare e due cisterne. L’impianto originario è attribuito a maestranze pisane, con adattamenti successivi dovuti alle esigenze belliche. L’architettura rivela l’uso difensivo e il ruolo dominante del sito.
Una fortezza militare strategica sul fiume Cedrino
Grazie alla sua posizione dominante, il Castello di Pontes venne edificato su un promontorio calcareo alto 175 metri, con un’ampia visuale sulla piana del fiume Cedrino e sul Golfo di Orosei. La sua vocazione era chiaramente militare: fungeva da punto di sorveglianza su uno snodo strategico di traffici e comunicazioni tra la costa e l’interno della Sardegna. La zona, caratterizzata da una forte vocazione agricola, era densamente abitata e sfruttata economicamente, in un contesto in cui la terra rappresentava la principale risorsa del Medioevo.
- LEGGI ANCHE: IL SUPRAMONTE
L’origine pisana del Castello di Pontes
Oggi restano poche tracce materiali dell’antico maniero: alcune porzioni del paramento murario, parti della cinta antemurale, una cerchia muraria superiore, i resti di una torre angolare (alla fine del XIX secolo se ne vedevano ancora due) e alcune cisterne, ormai parzialmente interrate.
Secondo gli storici, il Castello di Pontes fu costruito da maestranze pisane nell’XI secolo. L’opera era strettamente legata alla difesa della vicina Galtellì, distante solo due chilometri e all’epoca sede della Curatoria Giudicale e Vescovile del Giudicato di Gallura. Galtellì rappresentava un punto strategico nella rete difensiva della Baronia, e la sua conquista avrebbe permesso agli aragonesi di controllare una delle vie principali tra la costa orientale e le zone interne della Sardegna, grazie alla presenza dell’ampia e fertile piana del Cedrino.

Castello di Pontes: la conquista aragonese
La storia del Castello di Pontes fu segnata da numerosi eventi bellici: più volte distrutto e ricostruito, l’edificio subì continui rimaneggiamenti strutturali per adattarsi alle esigenze militari del tempo. Ogni modifica rispondeva alla necessità di rafforzare la difesa contro un nemico potente e ben organizzato: la Corona d’Aragona, decisa a conquistare l’intera Sardegna.
Tra il 1323 e il 1326, l’isola cadde progressivamente sotto il dominio aragonese. Anche Galtellì e il suo castello non poterono opporsi alla forza degli invasori e furono costretti a sottomettersi al nuovo potere iberico. Da quel momento, il Castello di Pontes perse progressivamente importanza strategica, entrando in una fase di lento declino.
- Visita anche il museo di Galtellì Sa Domo ‘e Marras
🏰 Castello di Pontes
Un gioiello medievale tra Galtellì e il Monte Tuttavista
📍 Visita al Castello
Il Castello di Pontes, sebbene oggi in parte ricoperto da detriti e segnato da atti vandalici avvenuti a partire dalla fine dell’800, rappresenta una meta obbligata per chi visita la Baronia.
Un tempo dimora dei baroni Guiso, è oggi parzialmente recuperato e visitabile. Il Comune di Galtellì offre un servizio guide per accompagnare i visitatori nella scoperta storica e paesaggistica del sito.
🚗 Come arrivare
Dal centro di Galtellì, uscire in direzione nord-est verso Orosei, percorrendo la Strada Statale 129. Dopo circa 2 chilometri, sarà visibile il castello sulla destra, arroccato su una collina ai piedi del Monte Tuttavista.
L’area di sosta è attrezzata e recintata. La salita al castello è agevole ma presenta pendenze impegnative, quindi consigliata a chi ha un minimo di allenamento fisico.
🗺️ Cosa vedere nei dintorni
La visita al Castello di Pontes può essere arricchita da una passeggiata sul Monte Tuttavista, ultima propaggine meridionale del Supramonte. Ideale per chi ama il trekking, la natura e i panorami mozzafiato sulla costa orientale sarda.
📞 Contatti utili
- Telefono: 0784.90150
- Email: portadelparcogaltelli@gmail.com
- Google Maps: Apri la mappa
A cura di Informati Sardegna | Tutti i diritti riservati




