Una festa simbolo di Cagliari
La Festa di Sant’Efisio martire è la celebrazione religiosa più importante della città di Cagliari e una delle più partecipate dell’intera Sardegna. Ogni anno, il 1° maggio, migliaia di fedeli e pellegrini si radunano per accompagnare la statua del santo in una lunga processione che unisce devozione, folklore e tradizione popolare.
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La processione da Cagliari a Nora
Il corteo parte dal centro storico di Cagliari e si snoda lungo un percorso che attraversa il sud della Sardegna. La statua di Sant’Efisio, trasportata su un carro riccamente addobbato, viene scortata da gruppi in abito tradizionale provenienti da tutta l’isola, cavalieri, confraternite religiose e devoti. L’itinerario tocca i paesi di Sarroch e Villa San Pietro, fino ad arrivare a Nora, nell’attuale territorio di Pula.
La chiesa di Sant’Efisio a Nora
Il momento culminante della celebrazione avviene a Nora, antica città fenicio-romana affacciata sul mare. Qui, nei pressi del sito archeologico, sorge la suggestiva chiesa di Sant’Efisio, costruita in memoria del martirio del santo. Per due giorni i fedeli si raccolgono in preghiera, dando vita a un clima di intensa spiritualità e di forte legame comunitario.

Il ritorno a Cagliari
Dopo le giornate di preghiera a Nora, la statua di Sant’Efisio riprende il cammino verso Cagliari, sempre seguita da una folla di fedeli. La processione di rientro chiude il pellegrinaggio, trasformandosi in una vera e propria festa collettiva che unisce tutta la Sardegna sotto il segno della devozione al santo.
Origini della festa di Sant’Efisio
La devozione a Sant’Efisio risale al 1652, anno in cui la Sardegna fu colpita da una terribile epidemia di peste. Secondo la tradizione, il santo apparve all’arcivescovo di Cagliari promettendo la fine del contagio in cambio di un voto perpetuo: ogni anno la città avrebbe dovuto onorarlo con una solenne processione. Da allora, senza interruzioni, la promessa viene rispettata, rendendo la festa una delle più antiche e ininterrotte celebrazioni religiose d’Europa.
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Folklore e costumi tradizionali
Uno degli aspetti più affascinanti della festa è la partecipazione di gruppi provenienti da tutta la Sardegna, che sfilano indossando i costumi tradizionali dei rispettivi paesi. Tra canti, danze, cavalieri e traccas (i carri a buoi decorati con fiori), la processione si trasforma in un grande affresco vivente della cultura e del folklore sardo, capace di affascinare sia i devoti che i visitatori.



Sant’Efisio oggi: devozione e turismo religioso
Oltre a rappresentare un momento centrale di fede per i sardi, la Festa di Sant’Efisio è diventata anche un evento di grande richiamo turistico. Migliaia di visitatori italiani e stranieri partecipano ogni anno, attratti dalla suggestione della processione, dal fascino del percorso storico e dal valore identitario della manifestazione. La festa è oggi considerata un patrimonio immateriale della Sardegna, simbolo di resilienza, comunità e profonda spiritualità.
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