La Chiesa di Sant’Antonio Abate di Orosei è uno dei simboli più caratteristici del borgo medievale della Baronia. Edificata in pietra vulcanica tra il Trecento e il Quattrocento, si distingue per la sua architettura semplice e campestre a navata unica, con copertura in legno. All’interno custodisce un prezioso ciclo di affreschi del XIV secolo, recentemente restaurati, che raffigurano scene della vita di Cristo.
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Architettura e tradizione
L’edificio presenta un porticato laterale, utilizzato ancora oggi durante la festa di Sant’Antonio Abate, che si celebra ogni anno il 16 gennaio con momenti convivali e rituali religiosi molto sentiti dalla comunità. Attorno alla chiesa si sviluppa un lungo filare a “L” di cumbessias, le tipiche stanze in muratura che in passato ospitavano i pellegrini giunti per la festa.
La Torre di Sant’Antonio Abate
Accanto alla chiesa si erge la Torre di Sant’Antonio Abate, una struttura medievale a pianta quadrata alta oltre venti metri. Costruita tra il XIII e il XIV secolo, rappresenta una delle testimonianze meglio conservate dell’antico sistema difensivo di Orosei. Nel corso dei secoli la torre ha subito vari rimaneggiamenti, ma è giunta fino a noi pressoché integra.

Gli affreschi medievali
L’interno della chiesa custodisce un ciclo di affreschi medievali del XIV secolo, che rappresentano scene della vita di Cristo. Si tratta di opere di grande valore storico-artistico, recentemente restaurate, che permettono di apprezzare lo stile pittorico dell’epoca e di comprendere meglio la spiritualità e la cultura religiosa della comunità oroseina nel Medioevo.
Le cumbèssias: ospitalità e devozione
Un elemento peculiare del complesso è costituito dalle cumbèssias, piccole abitazioni in muratura disposte lungo il perimetro della chiesa a forma di “L”. Questi ambienti, tipici delle architetture religiose sarde, erano destinati ad accogliere i pellegrini durante i giorni della festa di Sant’Antonio. Ancora oggi, le cumbèssias rappresentano un simbolo di accoglienza e di continuità con la tradizione.
La festa di Sant’Antonio Abate
Ogni anno, il 16 gennaio, Orosei celebra con grande partecipazione la festa di Sant’Antonio Abate, uno degli appuntamenti religiosi più sentiti della Baronia. La cerimonia prevede riti liturgici, accensione dei falò e momenti conviviali che si svolgono sotto il porticato della chiesa. È un’occasione che unisce fede, folklore e comunità, attirando numerosi visitatori e mantenendo viva una tradizione secolare.



Orosei tra storia e commercio
Secondo le fonti storiche, in epoca romana Orosei era conosciuta come Fanum Orisi, importante punto di transito e stoccaggio delle merci dirette a Roma. Successivamente divenne “Urisè” e infine Orosei. Tra il 1250 e il 1265 il borgo acquisì rilevanza come scalo marittimo, prima sotto i Giudici d’Arborea e poi sotto gli Aragonesi. Il cuore medievale della città conserva ancora oggi tracce del castello giudicale, della torre di Sant’Antonio e di parte della cinta muraria.
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