La notte del 17 gennaio: l’inizio del Carnevale
A Mamoiada, il Carnevale prende ufficialmente il via il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate. In questa notte speciale, conosciuta come Sant’Antoni e su o’u (“Sant’Antonio del Fuoco”), i diversi rioni del paese accendono grandi falò attorno ai quali fanno la loro comparsa i Mamuthones, maschere oscure e misteriose che rappresentano l’anima più arcaica della Sardegna. Da questo momento, la loro presenza segna l’inizio del ciclo carnevalesco, che si concluderà il martedì grasso con la processione di Juvanne Martis Sero.

🎭 Scheda · Carnevale di Mamoiada
Barbagia · Mamoiada (NU)
Mamuthones e Issohadores: rito arcaico tra fuoco, propiziazione e identità comunitaria.
Identità
- Evento: Carnevale di Mamoiada
- Maschere: Mamuthones & Issohadores
- Contesto: rito comunitario, corteo e danza
🗓️ Calendario
- 17 gennaio: Notte di Sant’Antonio Abate (inizio Carnevale)
- 16 gennaio: Sa die de su Pesperu, benedizione del falò
- Domenica di Carnevale e Martedì Grasso
- Processione: Juvanne Martis Sero il martedì
👥 Protagonisti
- Mamuthones: maschera lignea nera, pelli ovine, sa carriga con campanacci
- Issohadores: camicia bianca, corpetto rosso, scialle, soha (laccio)
- Ruoli: i primi procedono a passo cadenzato; i secondi guidano e “catturano”
🔥 Rito e significati
- Falò nei rioni, accesi dal fuoco principale
- Triplice recita del Credo attorno alla pira
- Simboli: purificazione, fertilità, rinascita
- Rievocazione della transumanza e dei cicli naturali
🕘 Sfilata
- Vestizione privata; apparizione in piazza centrale
- Mamuthones in due file di dodici (mesi dell’anno)
- Passo pesante e clangore dei campanacci
- Issohadores lanciano la soha a scopo propiziatorio
🍷 Convivialità
- Vino locale attorno ai fuochi
- Dolci tipici: popassinos, coccones, caschettas
- Ritrovo comunitario per due giorni e oltre
Sant’Antonio e i Mamuthones
La festa inizia già il 16 gennaio con Sa die de su Pesperu, quando davanti alla chiesa parrocchiale viene acceso e benedetto il grande falò. I fedeli, riuniti in cerchio, recitano per tre volte il Credo, girando attorno alla pira ardente. Da quel fuoco sacro, con un tizzone acceso, vengono alimentati anche i falò degli altri rioni. Per due giorni il paese si anima di incontri attorno al fuoco, accompagnati da vino locale e dolci tipici come popassinos, coccones e caschettas.
Il significato dei Mamuthones e degli Issohadores
Le maschere di Mamoiada sono tra le più celebri dell’intera Sardegna. Secondo una delle interpretazioni più diffuse, i Mamuthones rappresenterebbero i Mori catturati dagli antichi Sardi, trascinati per le vie del paese sotto l’umiliazione pubblica. A scortarli vi sono gli Issohadores, i “carcerieri” armati di fune (soha), incaricati di tenerli sotto controllo. Il carnevale di Mamoiada, come altri carnevali barbaricini, richiama i cicli di morte e rinascita della natura, esprimendo in chiave rituale ed esorcizzante il rapporto uomo-animale che fu alla base della società agro-pastorale della Barbagia.

Il costume dei Mamuthones
I Mamuthones indossano una maschera nera in legno (solitamente ontano o pero selvatico) che raffigura un volto impassibile e sofferente. Il loro corpo è avvolto da una pesante casacca di pelli ovine (sas peddhes) e da un abito di velluto (su belludu). Sulla schiena portano sa carriga, un giubbotto in cuoio a cui sono fissati campanacci di bronzo del peso di circa 30 chili. I movimenti sono lenti e cadenzati, e a ogni passo i campanacci risuonano con un clangore cupo, creando un’atmosfera ipnotica e rituale.
Il costume degli Issohadores
Gli Issohadores, al contrario, indossano abiti più chiari e colorati: camicia bianca di lino, corpetto rosso, scialle ricamato e pantaloni bianchi infilati nelle cartzascome (ghette nere in orbace). A tracolla portano collane di sonagli in ottone e, in alcuni casi, una maschera bianca dal volto antropomorfo. In testa portano sa berritta sostenuta da un fazzoletto annodato sotto il mento. Il loro ruolo è quello di guidare la sfilata e catturare con la soha sia i Mamuthones sia gli spettatori, in particolare giovani donne, come gesto propiziatorio di buon augurio.
La sfilata dei Mamuthones
Il Carnevale di Mamoiada non è una semplice festa, ma un rituale tramandato da secoli. La sfilata inizia dopo la vestizione, rito privato e intimo che avviene lontano da occhi estranei. Nel pomeriggio, i Mamuthones sfilano in due file parallele di dodici uomini (simboli dei mesi dell’anno), seguiti dagli Issohadores disposti in gruppi di otto. Il passo dei Mamuthones è lento, pesante e ossessivo, accompagnato dal fragore dei campanacci. Gli Issohadores, invece, mantengono il ritmo e lanciano le loro funi sul pubblico in segno di buon auspicio. L’intero corteo rievoca la transumanza, il viaggio dai monti alla pianura alla ricerca di nuovi pascoli. Il suono assordante dei campanacci ha la funzione di scacciare il male e celebrare il ritorno della primavera, simbolo della rinascita della vita.
- Guarda anche il sito di Mamoiada Turismo, per conoscere i servizi del territorio
