Le Indicazioni nazionali per il curricolo rappresentano uno dei principali strumenti normativi per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione in Italia.
Dopo anni di sperimentazioni e modifiche, le versioni emanate nel 2004 e nel 2007 (Indicazioni nazionali del 2004 e 2007) sono state abrogate, lasciando spazio a un testo unico e definitivo approvato con il Decreto Ministeriale 16 novembre 2012, n. 254.
Da quel momento, il sistema scolastico italiano ha avuto un quadro chiaro e stabile per la progettazione educativa e curricolare.
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📜 Cosa erano le Indicazioni nazionali 2004 e 2007
Le Indicazioni nazionali del 2004, introdotte con la cosiddetta “Riforma Moratti”, costituirono un primo tentativo di superare i vecchi programmi ministeriali e di avviare una scuola orientata a competenze e traguardi formativi.
Nel 2007, in un clima di transizione normativa e politica, furono emanate le Indicazioni per il curricolo, una versione più flessibile e aperta all’autonomia scolastica, pensata per armonizzare principi e metodologie.
Tuttavia, queste versioni:
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non erano unificate,
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avevano carattere sperimentale e transitorio,
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creavano disomogeneità nella progettazione didattica delle scuole.
🧾 L’abrogazione dei testi precedenti
Con l’emanazione del D.M. 254/2012, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha formalmente abrogato:
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le Indicazioni nazionali del 2004
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le Indicazioni per il curricolo del 2007
👉 Questo atto ha cancellato ogni ambiguità normativa, stabilendo un unico documento vincolante per tutte le scuole del primo ciclo.
In termini giuridici, “abrogazione” significa che un atto normativo cessa di avere efficacia perché sostituito da uno nuovo.
📘 Il Decreto 16 novembre 2012, n. 254
Il Decreto 254/2012 introduce le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, che rappresentano ancora oggi il cuore della progettazione educativa.
📌 Gli elementi fondamentali:
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Finalità educative comuni per infanzia, primaria e secondaria di primo grado
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Traguardi di competenza per ogni disciplina
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Obiettivi di apprendimento chiari e coerenti
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Forte valorizzazione dell’autonomia scolastica e del contesto territoriale
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Integrazione progressiva con nuove priorità (educazione civica, digitale, cittadinanza attiva)
🧭 Differenze chiave con i testi precedenti
Aspetto | Indicazioni 2004–2007 (abrogate) | Indicazioni 2012 (in vigore) |
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Valore normativo | Transitorio, sperimentale | Definitivo e vincolante |
Unicità del documento | Due testi distinti | Un unico testo coerente |
Obiettivi | Parzialmente differenziati | Chiarezza e unificazione |
Progettazione curricolare | Meno strutturata | Coerente e raccordata fra i gradi scolastici |
Visione pedagogica | In evoluzione | Chiara: competenze, cittadinanza, autonomia didattica |