Continua la cattiva abitudine di intercambiare giornalisti e conduttori televisivi senza che l’Ordine intervenga e ponga freno a questa ambiguità.

Nel frattempo continua lo screditamento della figura professionale che sarebbe dovuta essere il “cane da guardia” del potere e invece viene svilita da furbi meccanismi di intercambio di ruoli professionali concettualmente diversi.