Primavera di disagio sociale a Dorgali, dopo che alcuni individui hanno ammazzato delle tartarughe ospitate in un’aiuola pubblica nel centro del paese.
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Prelevati dall’aiuola
Gli animali sono stati prelevati dai loro spazi e presi a calci fino ad ammazzarli. Dopo di che moribondi o forse già morti sono stati rimessi nell’aiuola.
Le tartarughe appartengono ad una famiglia di animali della stessa specie che una vicina del quartiere aveva voluto ospitare nell’aiuola pubblica davanti a casa sua.
Rubate una prima volta
“Una prima volta, altre tartarughe della stessa specie che avevo messo qui – dice la signora, ancora scossa dall’accaduto – , sono state rubate (tutte)”.
Probabilmente, queste erano tartarughe già grandi che diventano appetibili per furti mirati al fine di avere con se un animale che potrebbe avere anche un certo valore commerciale.
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Crudeltà
E continua: ” Adesso abbiamo invece visto che le tartarughe sono state maltrattate fino alla morte. Un gesto gratuito e inspiegabile che lascia sgomenti e disorientati. Non sappiamo cosa possano aver fatto di male questi animali a queste persone per aver subito una tale brutalità”.
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E conclude: “Siamo disorientati. Mi piange il cuore. Pensare che tanti bambini vengono qui per guardare gli animali, per dar loro da mangiare. E invece c’è qualcuno, tra noi, che ha il coraggio di ammazzarli per gioco”.
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Un gesto, quello del maltrattamento animale che non sfugge agli studiosi dell’età evolutiva, come la dottoressa Franca Carboni che abbiamo intervistato per sapere se lei, alla luce dei suoi studi e della sua lunga esperienza lavorativa sul campo, può dare una spiegazione di tale fenomeno.