Il Mammuthus lamarmorae, conosciuto più comunemente come “Mammut sardo” è il piccolo pachiderma che visse in Sardegna e in Corsica nel Pleistocene, il periodo più tardo delle glaciazioni, tra 2,58 milioni e 11.700 anni fa. Secondo le ricostruzioni, l’animale aveva dimensioni ridotte, 150 cm di altezza al garrese, non certo paragonabili né agli antichi mammut (suo ascendente era il Mammuthus trogontherii) che avevano taglie medie da 5 metri al garrese, né ai loro discendenti, gli elefanti attuali che in Africa misurano 3,7 metri (oggi il più grande mammifero terrestre) e in Asia registrano massimo i 3,5 metri (il secondo più grande animale in terraferma).
I RESTI DEL MAMMUT SARDO: ALGHERO, SINIS E GONNESA
Il mammut sardo era l’unico mammuth endemico d’Italia e i suoi resti fossili (denti soprattutto) sono stati ritrovati ad Alghero in località Tramariglio, nella penisola del Sinis a Capo San Marco e a Gonnesa presso Funtana Morimenta. Di quest’ultimo rinvenimento, avvenuto alla fine dell’800, sono stati recuperati la maggior parte dei frammenti: porzioni di arti, qualche vertebra, costole, bacino e mandibola. I calchi delle ossa sono esposti presso il Museo Pas di Carbonia.
- Museo Pes, via Campania, 61, Carbonia. Telefono: 0781 662199