A pochi passi dal cuore turistico di Villasimius, lungo la costa sud-orientale della Sardegna, si trova uno dei luoghi più affascinanti e meno affollati della zona: Cava Usai, conosciuta anche come Sa Cava Manna. Qui, la bellezza naturale di una spiaggia incastonata tra mare turchese e graniti levigati si unisce a un importante capitolo della storia locale. Per decenni, questa cava fu un centro produttivo vitale per la comunità, contribuendo alla realizzazione di opere pubbliche e private in tutta l’isola e oltre. Oggi, tra ruderi di archeologia industriale, sabbia chiara e la vista sull’imponente Isola dei Cavoli, il sito racconta silenziosamente la memoria di un passato laborioso, immerso in uno scenario paesaggistico di rara armonia.
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Archeologia industriale su un mare da favola
Cava Usai o Cava Manna è uno splendido esempio di archeologia industriale perfettamente reinserito nel paesaggio circostante. Si tratta di una spiaggia composta da ciottoli levigati e ruderi di lavorazione. L’area prospiciente alla collina era infatti il centro della Cava Usai, una cava in granito da cui veniva estratto materiale commercializzato in tutto il mondo fino agli anni ’50 del ‘900. Tra le opere pubbliche costruite con questi graniti vi sono alcune parti del Porto di Napoli, di Via Roma a Cagliari e numerose opere pubbliche nell’Isola di Malta. Oggi, ai visitatori, rimane un paesaggio da cartolina, tra sabbia e graniti, acqua turchese e davanti, all’orizzonte, si staglia padrona sua maestà l’Isola dei Cavoli.

Cava Usai: tra mare cristallino e archeologia industriale
La Cava Usai (o Cava Manna) è uno dei luoghi più suggestivi della costa sud-orientale della Sardegna e rappresenta un raro esempio di archeologia industriale perfettamente integrata nel paesaggio naturale. Situata nel territorio di Villasimius, questa spiaggia si distingue per i ciottoli levigati, le acque turchesi e i ruderi delle strutture di lavorazione del granito, testimonianza viva di un’epoca ormai lontana.
L’area prospiciente alla collina ospitava infatti l’attività estrattiva della cava di granito, da cui per decenni venne prelevato materiale destinato ai cantieri di tutto il mondo. Fino agli anni Cinquanta del Novecento, da qui partirono blocchi di granito utilizzati per importanti opere pubbliche, tra cui il Porto di Napoli, tratti di Via Roma (Cagliari) e numerosi edifici monumentali a Malta.
Oggi, Cava Usai accoglie i visitatori con un paesaggio da cartolina, dove sabbia, granito e mare si fondono armoniosamente. Dalla spiaggia, lo sguardo si apre su panorami spettacolari dominati da Isola dei Cavoli, che troneggia all’orizzonte come un faro naturale. Il sito è ideale per chi ama combinare mare e storia, snorkeling e fotografia paesaggistica.


Sa Cava Manna: testimonianza storica di una comunità operosa
La Cava Usai, conosciuta dalla popolazione locale come Sa Cava Manna, fu per oltre un secolo una delle principali cave di granito della Sardegna sud-orientale. Da questo sito vennero estratti materiali destinati non solo alle grandi opere pubbliche, ma anche a numerosi elementi della vita quotidiana locale: abbeveratoi e mangiatoie per il bestiame, caminetti, loggiati, pavimentazioni esterne e arredi in pietra.
La cava fu attiva sin dal XIX secolo e rappresentò per anni un importante polo economico e produttivo della zona di Villasimius. Oggi, del complesso originario restano due edifici che si fronteggiano — la casa padronale e la casa del custode — oltre alle rimanenze delle ultime lavorazioni estrattive, perfettamente integrate nel paesaggio costiero.
A dominare questo scenario suggestivo si erge la Torre di Porto Giunco, costruzione spagnola situata sulla sommità del promontorio. La torre, insieme ai ruderi della cava e alla spiaggia di ciottoli, crea un ambiente unico, in cui storia, archeologia industriale e natura si fondono armoniosamente.



