Un monumento della memoria collettiva
L’Ossario dell’Asinara è uno dei luoghi simbolo dell’isola, custode di un passato drammatico e spesso dimenticato. Si trova a breve distanza da Cala Reale, in una zona che fu al centro della vita sanitaria e penitenziaria dell’isola. L’edificio raccoglie le spoglie di migliaia di prigionieri di guerra, vittime di epidemie e sofferenze, ricordando ancora oggi la funzione dell’Asinara come luogo di quarantena e internamento.
🕊️ Ossario dell’Isola dell’Asinara — Scheda informativa
Luogo della memoria
📍 Localizzazione
- Cala Reale, Isola dell’Asinara (Comune di Porto Torres)
- All’interno del Parco Nazionale dell’Asinara
⏳ Periodo & contesto
- Realizzato nel primo Novecento
- Memoria delle vittime della Prima Guerra Mondiale
- Collegato alla funzione sanitaria e di quarantena dell’isola
📜 Chi custodisce
- Oltre 7.000 prigionieri austro-ungarici
- Deceduti per colera, tifo, malattie e stenti (1915–1918)
🏛️ Architettura
- Edificio sobrio in pietra locale, di impianto neoclassico
- Interno con urne ossarie e iscrizioni commemorative
- Posizione panoramica, contesto di silenzio e raccoglimento
Visita & buone pratiche
- Accesso nell’ambito dei tour del Parco Nazionale
- Mantenere rispetto e silenzio: è un luogo di memoria
- Nessun prelievo/abbandono di oggetti; seguire i percorsi consentiti
🔎 Parole chiave
- Ossario dell’Asinara, Cala Reale
- Memoria Grande Guerra, prigionieri austro-ungarici
- Storia sanitaria e militare dell’isola
Origini e costruzione dell’Ossario dell’Asinara
L’Ossario fu realizzato all’inizio del XX secolo, per ospitare i resti di oltre 7.000 soldati austro-ungarici catturati dall’esercito italiano durante la Prima guerra mondiale. Questi prigionieri, trasferiti all’Asinara a partire dal 1915, furono colpiti da colera, tifo e malaria, che decimarono i reparti. Per garantire una degna sepoltura, fu edificato l’Ossario come luogo di raccolta e commemorazione.
L’Asinara come luogo di prigionia e quarantena
Durante la Grande Guerra, l’isola fu trasformata in una gigantesca colonia sanitaria. Vennero costruiti ospedali da campo e strutture mediche per isolare i prigionieri, ma le condizioni igieniche precarie e la scarsità di risorse determinarono un numero altissimo di vittime. L’Ossario divenne così il simbolo di quella tragedia umanitaria, ricordando l’Asinara non solo come carcere, ma anche come luogo di memoria sanitaria e militare.
Architettura e caratteristiche dell’Ossario dell’Asinara
Il monumento si presenta come un edificio semplice ma solenne, in pietra locale, con una facciata austera che richiama lo stile dei sacrari militari italiani. All’interno, sono custodite le urne ossarie con i resti dei prigionieri, raccolti in modo collettivo. L’Ossario si affaccia sul mare, in una posizione che unisce bellezza naturale e silenzio, creando un’atmosfera di profondo raccoglimento.
Significato storico e memoria condivisa
Oggi l’Ossario dell’Asinara rappresenta non solo un luogo di ricordo per le vittime della Grande Guerra, ma anche un monito universale contro le tragedie belliche. È meta di pellegrinaggi e visite istituzionali, soprattutto da parte di delegazioni italiane e austriache, che vi celebrano cerimonie commemorative. Il sito è stato riconosciuto come parte integrante della memoria storica della Sardegna e dell’Europa.
L’Ossario dell’Asinara come luogo di visita
Oggi l’Ossario può essere visitato nell’ambito degli itinerari del Parco Nazionale dell’Asinara. Il sito è facilmente raggiungibile da Cala Reale e fa parte dei percorsi culturali che raccontano la storia dell’isola, insieme al carcere di Fornelli, alla Stazione Sanitaria e agli insediamenti storici di Cala d’Oliva. Per i visitatori rappresenta un’esperienza intensa, che unisce storia, natura e riflessione sulla memoria.

