L’origine del paese di Gonnesa, un suggestivo borgo della Sardegna sud-occidentale che oggi conta poco più di 5.000 abitanti, affonda nelle antiche radici dei primi abitatori dell’isola. La storia di Gonnesa è ricca di vicende affascinanti e tragiche che hanno segnato profondamente la sua identità, soprattutto a partire dal Medioevo, quando il territorio divenne teatro di aspre contese tra la famiglia toscana dei Della Gherardesca, di origine longobarda, e i Pisani. I Della Gherardesca impiantarono qui una delle prime attività minerarie della Sardegna, mentre i Pisani, attraverso assedi e battaglie, riuscirono a conquistarla per un breve periodo, fino all’arrivo degli Aragonesi.
- LEGGI ANCHE: La costa sulcitana

Scheda informativa di Gonnesa
- Comune: Gonnesa
- Provincia: Sud Sardegna
- Subregione: Sulcis – Iglesiente
- Abitanti: 4539 (cens. 2024)
- Nome abitanti: gonesini
- Economia: agricoltura, pastorizia, servizi
La rinascita economica durante il medioevo
All’epoca il paese era conosciuto come Connesa e, dopo le distruzioni dovute ai conflitti, la zona rimase disabitata. Solo nel 1400, il territorio fu considerato pertinenza di Iglesias e concesso in feudo al visconte Gessa, insieme a Fluminimaggiore.
Le prime basi urbanistiche dell’attuale Gonnesa, tuttavia, risalgono all’epoca romana: furono proprio i Romani a tracciare il reticolato urbano che ancora oggi caratterizza il centro storico. I Della Gherardesca, invece, furono protagonisti della rinascita economica grazie alle miniere. Solo nel 1774 la località assunse definitivamente il nome di Gonnesa e, dopo il riscatto con la Carta Reale del 1838, venne inserita nella divisione amministrativa di Cagliari e successivamente nella provincia omonima (1859).
- LEGGI ANCHE: Iglesias
I moti gonnesini: la rivolta dei minatori di Gonnesa
Nei dintorni dell’abitato di Gonnesa, a partire dal 1800, ripresero con intensità le attività minerarie, che segnarono profondamente la storia economica e sociale del territorio. Le miniere, pur rappresentando una fonte di lavoro per la popolazione locale, divennero ben presto simbolo di sfruttamento ambientale e umano, con condizioni di vita e di lavoro estremamente difficili per i minatori.
Agli inizi del Novecento, la tensione sociale sfociò in una delle pagine più drammatiche della storia di Gonnesa: i cosiddetti “moti gonnesini”, scoppiati il 20, 21 e 22 maggio 1906. Durante quelle giornate, i minatori si scontrarono duramente con le forze dell’ordine, dando vita a una vera e propria rivolta operaia che lasciò sul campo numerosi feriti e tre vittime.
Questo episodio segnò un punto di svolta nella coscienza civile e politica del Sulcis-Iglesiente, diventando un simbolo della lotta dei lavoratori sardi contro lo sfruttamento e l’ingiustizia sociale.
Nel 1940, Gonnesa venne aggregata come frazione di Carbonia, ma con la caduta del fascismo, nel 1945, riacquistò la propria autonomia comunale. Nonostante ciò, il territorio continuò a confrontarsi con le difficoltà tipiche di un’area periferica e marginale rispetto al resto della Sardegna e dell’Italia.
- Guarda anche il sito VisitGonnesa per conoscere i servizi del territorio

Gonnesa 2.0: tra mare, miniere e natura incontaminata
Oggi Gonnesa si presenta come una meta turistica di grande fascino nel cuore del Sulcis-Iglesiente, capace di offrire un ventaglio completo di esperienze che spaziano dal turismo culturale a quello naturalistico e balneare. Un territorio che unisce storia, natura e mare cristallino, ideale per chi desidera scoprire una Sardegna autentica e lontana dai circuiti di massa.
Turismo culturale
Il turismo culturale a Gonnesa è legato soprattutto alle antiche miniere abbandonate, oggi mete di suggestive escursioni che raccontano la storia mineraria del territorio. Da non perdere il villaggio minerario Normann, immerso nel verde dei boschi, testimonianza di un passato industriale ormai silenzioso ma ricco di fascino.
Tra i luoghi di culto più importanti spicca la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, risalente al XIV secolo e ricostruita nel 1774, vero cuore religioso del paese.
Turismo ambientale
Il territorio di Gonnesa ha una forma quasi rettangolare e si estende dalle pendici montuose dell’Iglesiente fino alla valle del Cixerri, offrendo panorami che cambiano tra montagna, collina e pianura. È un’area ideale per chi ama la natura incontaminata, le passeggiate e il trekking alla scoperta di paesaggi ancora autentici.
Turismo balneare
Le spiagge di Gonnesa sono tra le più belle del sud-ovest della Sardegna. Lungo la costa si susseguono Porto Paglia, Fontanamare e Plag’e Mesu, splendide distese di sabbia bianchissima lambite da un mare trasparente e protette da una ricca vegetazione mediterranea. In quest’area vive una fauna variegata con lepri, pernici e conigli selvatici, perfetta per gli amanti del birdwatching e della fotografia naturalistica.
INFORMAZIONI TURISTICHE
- Proloco Corso Giacomo Matteotti, 229, Telefono 0781 36537.


















































