Un gioiello romanico nel cuore del Goceano
La chiesa di San Saturnino si trova nella piana del Rio Mannu, nel territorio comunale di Benetutti (provincia di Sassari), ai margini della subregione storica del Goceano. È un edificio religioso di epoca medievale, risalente alla metà del XII secolo, che conserva ancora oggi il fascino austero e suggestivo dell’architettura romanica sarda.
La chiesa sorge in una posizione panoramica, in cima a un rilievo naturale che domina la pianura attraversata dal Rio Mannu, non lontano dalle celebri terme di San Saturnino, frequentate fin dall’antichità per le loro acque salutari.
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🧱 Architettura e materiali
La struttura della chiesa di San Saturnino è semplice e lineare, tipica delle costruzioni religiose del romanico sardo. L’edificio è realizzato principalmente in trachite rossa, una pietra vulcanica ampiamente utilizzata nell’area, che conferisce alla chiesa un colore caldo e inconfondibile.
Presenta due ingressi (uno principale e uno laterale), una singola aula di rito e poche aperture, costituite da due monofore laterali e da un piccolo finestrone absidale. Questo sistema permette un’illuminazione scarsa e diffusa, che contribuisce a creare un’atmosfera raccolta e spirituale.
Il campanile a vela si innalza semplice ed elegante sopra la facciata, completando la linea architettonica sobria dell’edificio.
🏺 Storia e donazione ai Camaldolesi
Secondo i documenti storici, nel 1163 la chiesa di San Saturnino venne donata da Atone, vescovo della diocesi di Castra, ai monaci Camaldolesi. A questa donazione appartenevano anche altre chiese del territorio, tra cui Nostra Signora di Mesumundu e San Giorgio Analetto (Anela).
La presenza camaldolese testimonia l’importanza religiosa e strategica di questa zona nel Medioevo, situata in una posizione centrale della Sardegna e ricca di risorse naturali, come boschi, sorgenti e terreni fertili.
🪨 Tracce paleocristiane e abitato antico
Durante alcuni scavi archeologici effettuati nel 1957, nelle vicinanze della chiesa è stata ritrovata una pietra con iscrizione paleocristiana risalente al periodo bizantino.
Questa scoperta ha fatto ipotizzare la presenza, già in epoca antica, di un centro abitato stabile nella piana del Rio Mannu, favorito dalla presenza delle vicine acque termali e dalla posizione protetta.
La chiesa medievale, quindi, si inserisce in un contesto abitativo e spirituale molto più antico, che racconta secoli di continuità storica.

🌿 Chiesa di San Saturnino: un luogo di fede e memoria
Oggi la chiesa di San Saturnino è uno dei luoghi simbolo del patrimonio religioso e storico del Goceano.
La sua posizione isolata nella campagna e la struttura romanica quasi intatta la rendono una tappa ideale per chi ama l’escursionismo culturale, i percorsi di turismo lento e la scoperta dei luoghi meno battuti della Sardegna.
Visitare la chiesa significa immergersi in un angolo autentico della Sardegna interna, dove storia, natura e spiritualità convivono in perfetto equilibrio.

