Santa Igia (nota anche come Santa Ilia, derivato medievale da Santa Cecilia) è considerata il primo insediamento fenicio nell’area dell’attuale città di Cagliari. Sorgeva sulle sponde orientali dello Stagno di Santa Gilla, vicino agli odierni quartieri di Stampace e Sant’Avendrace. Questo centro costituiva un importante nodo commerciale nel Mediterraneo occidentale, fondato dai Fenici nel IX secolo a.C.
📜 Origine del nome “Santa Igia”
Il nome Santa Igia non ha origini fenicie, ma risale all’epoca medievale. Secondo alcune interpretazioni linguistiche, il toponimo deriverebbe da una forma popolare di Santa Ilia, legata al culto di Santa Cecilia. Questo nome venne attribuito all’antico centro urbano sorto sulle sponde dello stagno di Santa Gilla, che durante il periodo giudicale divenne la capitale del Giudicato di Caralis.
In epoca antica, la città aveva conosciuto diverse denominazioni, prima come colonia fenicia, poi punica e infine romana con il nome di Karalis. Il termine “Santa Igia” rappresenta quindi un’evoluzione toponomastica legata al cristianesimo e alla fase medievale della città.

Da Santa Igia a Karalis: tappe storiche dell’antica Cagliari
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IX secolo a.C. (1000 a.C.) – I Fenici in Sardegna fondano l’emporio commerciale sardo, nel contesto della loro espansione nel Mediterraneo. Si tratta di una pacifica colonizzazione culturale e commerciale, non di un’invasione.
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VI secolo a.C. (600 a.C.) – I Cartaginesi occupano la Sardegna. A Santa Igia si sostituiscono ai Fenici, istituendo presidi politici e militari sotto il controllo diretto di Cartagine.
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240 a.C. – I primi coloni romano-italici fondano Carali, nei pressi dell’attuale centro di Cagliari.
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238 a.C. – Dopo la Prima Guerra Punica, Roma prende il controllo della Sardegna. Le città di Santa Igia e Carali si fondono nella nuova colonia romana di Karalis (da cui il nome plurale, per indicare l’unione dei due insediamenti).
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472 d.C. – I Vandali attaccano e conquistano la Sardegna. Karalis diventa la sede della famiglia reale vandala.
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534 d.C. – I Bizantini sconfiggono i Vandali e assumono il controllo dell’isola. Karalis resta il principale centro amministrativo.
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1000–1258 d.C. – Con la fine della dominazione bizantina, nasce il Giudicato di Caralis, che ha in Santa Igia la sua capitale politica, militare e religiosa.
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1258 d.C. – I Pisani conquistano e distruggono Santa Igia. Il potere viene trasferito nel quartiere di Castello, parte dell’antica Karalis romana.
⚠️ Oggi non esistono resti visibili di Santa Igia, perché l’intera area è stata urbanizzata. I quartieri moderni di Stampace e Sant’Avendrace sorgono esattamente sull’antico sito fenicio-punico.

📍 Dove si trovava Santa Igia
L’antico insediamento fenicio di Santa Igia sorgeva lungo le sponde orientali dello stagno di Santa Gilla, nella porzione sud-occidentale dell’attuale città di Cagliari. Secondo le ricostruzioni archeologiche, l’area corrisponde oggi alla zona compresa tra via San Simone e il Centro Commerciale I Fenicotteri.
📌 Quartieri e vie coinvolte:
- Via San Paolo
- Viale Monastir
- Via Garigliano
- Via Po
- Via Brenta
- Via San Simone
- Isola di Sa Illetta
L’archeologo Giovanni Spano (1803–1878) identificò la colonia fenicio-punica, poi capitale giudicale, con l’attuale quartiere di S’Antavendrace. Tuttavia, ipotesi più recenti propongono un’estensione anche al quartiere di Stampace, includendo:
- Corso Vittorio Emanuele II
- Via Carloforte
- Chiesa di San Pietro dei Pescatori
- Duomo di Santa Maria (dove si trova l’altare di Santa Cecilia)
Oggi non esistono più resti visibili di Santa Igia: la moderna Cagliari è stata costruita sopra le rovine dell’antico insediamento.
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🏛️ I Fenici fondarono Santa Igia
L’area di approdo fu una delle più antiche città portuali della Sardegna, fondata dai Fenici di Tiro, provenienti dall’attuale Libano meridionale, tra il X e l’XI secolo a.C.. Questo insediamento rappresentava un importante avamposto commerciale nel cuore del Mediterraneo occidentale, parte integrante della rete di colonie fondate dai Fenici lungo le coste africane, italiane e iberiche.
📍 La scelta strategica del sito
Le sponde orientali dello Stagno di Santa Gilla, nell’area oggi occupata dalla città di Cagliari, furono selezionate dai Fenici per la loro posizione favorevole. Il luogo garantiva un approdo sicuro, naturalmente protetto dal mare aperto e facilmente difendibile in caso di incursioni.
Allo stesso tempo, la vicinanza con il mare – a pochi minuti di navigazione – e i collegamenti con l’interno dell’isola resero il sito ideale per il commercio, lo stoccaggio delle merci e lo sviluppo di un insediamento stabile.
📅 Cronologia della presenza fenicia a Santa Igia
- XI-X secolo a.C. – I Fenici di Tiro giungono in Sardegna e fondano Santa Igia come scalo commerciale sullo stagno di Santa Gilla.
- IX secolo a.C. – Inizia la strutturazione dell’insediamento: vengono costruiti i primi porti, magazzini e aree residenziali.
- VIII secolo a.C. – Santa Igia entra in una fitta rete di scambi marittimi tra Oriente e Occidente, consolidandosi come punto di riferimento per le rotte fenicie nel Mediterraneo.
- VII secolo a.C. – I Fenici consolidano la loro presenza con la creazione di aree sacre e santuari dedicati alle divinità orientali (come Melqart e Astarte).
- VI secolo a.C. – Inizia il progressivo passaggio di potere da Tiro a Cartagine. Santa Igia si avvia verso la fase punica, mantenendo però le strutture fenicie originarie.
🛡️ I Cartaginesi trasformano Santa Igia in un capoluogo
Con il passaggio dalla dominazione fenicia a quella cartaginese (dal IX al III secolo a.C.), il sito conobbe un periodo di forte espansione urbana e politica. Divenne non solo un fiorente centro commerciale collegato direttamente con Cartagine, ma anche un capoluogo amministrativo e finanziario dell’intero dominio cartaginese in Sardegna.
La città fu dotata di strutture di governo affidate a funzionari inviati direttamente da Cartagine, trasformandosi ben presto nel principale centro strategico dell’isola sotto l’egida punica.
⚱️ L’espansione urbana della colonia fenicia
Durante la dominazione cartaginese furono costruite molte delle infrastrutture che caratterizzavano le grandi città puniche: quartieri organizzati, aree sacre e, soprattutto, necropoli monumentali situate poco al di fuori del perimetro urbano.
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Tra queste spicca la celebre necropoli punica di Tuvixeddu, considerata la più estesa del Mediterraneo. Situata a breve distanza dal centro cittadino di Santa Igia, testimonia l’importanza e la grandezza della città in epoca punica.
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