Il villaggio minerario dell’Argentiera, situato nel comune di Sassari, è uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia della Sardegna nord-occidentale. Questo antico borgo, incastonato tra colline e mare, racconta oltre un secolo di attività mineraria e conserva ancora oggi un’atmosfera sospesa tra passato industriale e bellezza naturale.


🏚️ Villaggio minerario dell’Argentiera: la città dell’argento sospesa nel tempo
Il Argentiera non è solo un borgo minerario abbandonato, ma un vero e proprio paesaggio culturale. Questo piccolo villaggio incastonato nella costa nord-occidentale della Sardegna rappresenta una delle testimonianze più autentiche della stagione industriale dell’isola tra XIX e XX secolo.
Le sue origini risalgono all’epoca romana, quando i giacimenti di piombo e argento della zona vennero già parzialmente sfruttati. Tuttavia, la forma urbanistica e l’identità architettonica che oggi conosciamo si svilupparono a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, con l’arrivo di compagnie minerarie europee e la nascita di un insediamento moderno.


⛏️ Dalla miniera al villaggio: la nascita di un paesaggio industriale
Lo sviluppo dell’Argentiera fu pianificato per rispondere alle esigenze di un sito produttivo complesso. L’impianto urbano si articolava attorno a tre nuclei principali:
-
🏭 La zona industriale, situata lungo il pendio costiero, dove si trovavano gli impianti di estrazione e lavorazione del minerale — tra cui laverie, torri di carico, gallerie e magazzini.
-
🏘️ Il villaggio operaio, organizzato in piccoli agglomerati di case a schiera in pietra locale e legno, spesso disposte su terrazzamenti per adattarsi alla morfologia del terreno.
-
🏢 L’area direzionale e residenziale dei tecnici, con edifici più imponenti e rifiniti, come la casa del direttore e gli uffici amministrativi, posizionati in posizione panoramica dominante sul complesso.
Questo assetto urbanistico rifletteva la stratificazione sociale e produttiva tipica dei villaggi minerari ottocenteschi: la prossimità alla miniera per gli operai, la centralità logistica per gli impianti e la distanza simbolica e visiva per i dirigenti.
🏗️ Architettura industriale: funzionalità e identità visiva
L’architettura dell’Argentiera è caratterizzata da un linguaggio essenziale e pragmatico, tipico dei siti produttivi dell’epoca.
I materiali utilizzati — pietra locale, legno e lamiera ondulata — rispondevano a esigenze funzionali e di rapidità costruttiva, ma allo stesso tempo hanno creato un’estetica coerente e fortemente identitaria.
-
Gli edifici industriali sono spesso a struttura leggera, con coperture a capanna e grandi aperture per la ventilazione e la movimentazione del minerale.
-
Le case operaie mostrano una modularità ripetitiva, segno di una pianificazione razionale e collettiva.
-
Gli edifici direzionali, invece, integrano elementi decorativi più curati, come cornicioni e balconcini in ferro battuto, a testimoniare la differenza di status.
Molte di queste strutture, pur segnate dal tempo e dall’abbandono, mantengono una forte forza evocativa e costituiscono oggi un patrimonio di archeologia industriale di rilevanza nazionale.

🏛️ Un esempio di “company town” sarda
L’Argentiera può essere letta come un raro esempio di “company town” in Sardegna: un insediamento nato e modellato interamente attorno all’attività di una singola industria.
Tutti i servizi e gli spazi pubblici — dalle case alla scuola, dalla mensa alla chiesa — erano funzionali al lavoro in miniera e controllati dalla compagnia estrattiva.
Questo modello urbanistico, diffuso in Europa tra fine Ottocento e inizio Novecento, trasformò radicalmente il paesaggio costiero e diede vita a un microcosmo sociale autonomo, dove vita quotidiana e lavoro minerario erano inseparabili.
🏞️ Il declino e la rinascita: patrimonio recuperato
Dopo la chiusura della miniera negli anni ’60, il villaggio fu progressivamente abbandonato. Molti edifici caddero in rovina, ma il forte valore storico e paesaggistico spinse le istituzioni a inserirlo nel Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’UNESCO.
Negli ultimi decenni, progetti di recupero architettonico e artistico hanno ridato nuova vita ad alcune strutture, trasformandole in spazi espositivi, centri culturali e luoghi di incontro. Questo processo ha permesso di coniugare memoria industriale e nuove funzioni culturali e turistiche.
📌 Un patrimonio da scoprire e proteggere
Il villaggio minerario dell’Argentiera rappresenta oggi un laboratorio di memoria urbana, un luogo dove si intrecciano paesaggio naturale, storia industriale e architettura spontanea.
La sua morfologia compatta, la coerenza dei materiali e la forte identità visiva lo rendono un unicum nel panorama sardo, e una tappa imprescindibile per chi ama i luoghi autentici e carichi di storia.
Guarda anche: OpenMar, il Primo museo minerario a cielo aperto. Argentiera. Sul sito SardegnaTurismo


