La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo per il suo mare cristallino e le sue spiagge mozzafiato, ma l’isola custodisce anche un entroterra ricco di storia e archeologia. Nuraghi, tombe, pozzi sacri e monumenti megalitici raccontano il passaggio di antiche civiltà che hanno lasciato segni indelebili.
Questi siti non affascinano solo gli appassionati di archeologia, ma anche i turisti che vogliono conoscere l’anima più autentica della Sardegna.
- Guarda anche l’articolo sul Nuraghe Losa: uno dei monumenti nuragici meglio conservati della Sardegna

🗿 Archeologia in Sardegna Guida rapida ai siti da vedere
Nuraghi · Tombe dei Giganti · Pozzi Sacri · Megaliti
Una selezione dei principali siti archeologici dell’isola: indicazioni rapide per pianificare la visita, divise per tipologia e area.
🏰 Nuraghi & Villaggi
- Barumini (SU) — Su Nuraxi (UNESCO)
- Villanovafranca (SU)
- Abbasanta, Mogoro (OR)
- Orroli, Macomer (NU)
- Area di Alghero (SS)
⚰️ Tombe dei Giganti
- Quartucciu (CA)
- Siddi (SU)
- Paulilatino (OR)
- Dorgali (NU)
- Olbia (SS)
⛲ Pozzi Sacri
- Funtana Coberta — Ballao (SU)
- Pozzo di Noddule — Nuoro
- Predio Canopoli — Perfugas (SS)
Dolmen & Menhir
- Goni (CA)
- Dorgali (NU)
- Laconi (OR)
- Sassari (SS)
Consigli pratici
- Scarpe comode per sentieri e basoli
- Acqua e copricapo in estate
- Rispettare aree delimitate e cartelli
- Preferire visite guidate nei siti complessi
I Nuraghi e i villaggi nuragici
I nuraghi sono le costruzioni più tipiche e iconiche della Sardegna. Risalgono all’Età del Bronzo e sono stati realizzati con grandi blocchi di pietra sovrapposti, squadrati e ben incastrati.
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I nuraghi più semplici hanno una torre unica.
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I più complessi sono polilobati, formati da più torri collegate da scale e cortili.
Dove vedere i nuraghi
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Barumini (SU) – Su Nuraxi, sito UNESCO
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Villanovafranca (SU)
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Abbasanta e Mogoro (OR)
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Orroli e Macomer (NU)
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Alghero (SS)
Le Tombe dei Giganti
Le Tombe dei Giganti sono monumenti funerari della civiltà nuragica, utilizzati per sepolture collettive. Hanno forme diverse a seconda delle aree dell’isola, ma tutte trasmettono un grande senso di sacralità.
Dove visitarle
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Quartucciu (CA)
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Siddi (SU)
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Paulilatino (OR)
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Dorgali (NU)
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Olbia (SS)

I Pozzi Sacri
I Pozzi Sacri sono tra le testimonianze più suggestive della spiritualità nuragica. Venivano costruiti nei pressi di una sorgente e utilizzati per raccogliere e venerare l’acqua.
Sono generalmente di forma circolare, spesso circondati da recinti o sovrastati da strutture templari.
Dove ammirarli
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Funtana Coberta a Ballao (SU)
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Pozzo Sacro di Noddule a Nuoro
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Pozzo Sacro Predio Canopoli a Perfugas (SS)

Dolmen e Menhir
Prima ancora della civiltà nuragica, la Sardegna era abitata da comunità che lasciarono tracce monumentali come dolmen e menhir.
Si tratta di grandi pietre verticali (menhir) o coperte da lastre orizzontali (dolmen), legate a riti religiosi e funerari del Neolitico.
Dove trovarli
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Goni (CA)
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Dorgali (NU)
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Laconi (OR)
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Sassari (SS)

Fenici, Cartaginesi e Romani
Dal IX secolo a.C. in poi, la Sardegna entrò nelle rotte del Mediterraneo:
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i Fenici fondarono città costiere fiorenti,
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i Cartaginesi consolidarono il loro dominio,
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i Romani lasciarono strade, terme e anfiteatri.
Questi popoli hanno arricchito il patrimonio culturale dell’isola, stratificando usi, tradizioni e architetture.

Dal Medioevo ai giorni nostri
Nel V secolo d.C. la Sardegna entrò in una nuova epoca con l’arrivo dei Vandali, seguiti dai Bizantini e dai Giudicati medievali.
Il risultato è un mosaico di culture che ancora oggi si riflette nei reperti archeologici e nei monumenti sparsi in tutta l’isola.
- Guarda anche il sito del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
