A Galtellì, nella Baronia in provincia di Nuoro, si trova uno dei siti più particolari dell’isola: le Domus de Janas di Malicas. La loro posizione è unica, poiché si trovano a ridosso del centro storico e addirittura all’interno del Parco Comunale di Malicas, facilmente raggiungibili a piedi durante una passeggiata nel borgo.
Il complesso è formato da sette tombe: due all’interno del parco e cinque poco fuori. Questa collocazione urbana le distingue da molti altri siti archeologici della Sardegna, solitamente situati in aree più isolate.
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🏛️ Domus de Janas di Galtellì Necropoli di Malicas
Baronia · Centro storico di Galtellì (NU)
Antiche tombe prenuragiche scavate nella roccia, uniche in Sardegna per la loro posizione urbana all’interno del Parco Malicas.
📍 Localizzazione
- Comune: Galtellì (NU), Sardegna nord-orientale
- Area: Parco Comunale di Malicas
- Coordinate: ~40.387° N, 9.590° E
- Altitudine: ~35 m s.l.m.
Descrizione
- Origine: Neolitico recente (4000–2000 a.C.)
- Numero tombe: 7 (2 nel parco, 5 poco fuori)
- Tipologia: sepolture ipogee scavate nella roccia
- Particolarità: unica necropoli urbana in Baronia
✨ Storia & Leggenda
Le tombe furono utilizzate come sepolture collettive. La tradizione popolare le chiama “case delle fate”:
si credeva che le janas, piccole creature magiche, abitassero questi ipogei, tessendo con telai d’oro
e custodendo antichi segreti.
Informazioni utili
- Accesso: a piedi dal centro storico
- Durata visita: 10 – 20 min (stimata)
- Periodo consigliato: primavera e autunno
- Abbinamenti: Basilica di San Pietro, centro storico, percorsi deleddiani
Cosa sono le Domus de Janas
Le Domus de Janas sono tombe ipogee scavate nella roccia, realizzate dalle popolazioni della Sardegna nel Neolitico recente (circa 4000–2000 a.C.). Il loro nome significa “case delle fate”, un termine che richiama la leggenda popolare secondo cui piccole creature magiche, le janas, abitavano questi luoghi misteriosi, tessendo con telai d’oro e custodendo antichi segreti.
Le Domus de Janas di Malicas a Galtellì
A Galtellì, nella Baronia in provincia di Nuoro, si trova uno dei siti più particolari dell’isola: le Domus de Janas di Malicas. La loro posizione è unica, poiché si trovano a ridosso del centro storico e addirittura all’interno del Parco Comunale di Malicas, facilmente raggiungibili a piedi durante una passeggiata nel borgo.
Il complesso è formato da sette tombe: due all’interno del parco e cinque poco fuori. Questa collocazione urbana le distingue da molti altri siti archeologici della Sardegna, solitamente situati in aree più isolate.
Archeologia e paesaggio
Le tombe di Malicas testimoniano l’importanza della valle del Cedrino fin dall’epoca prenuragica. Il territorio di Galtellì era già intensamente frequentato per la fertilità del suolo e la vicinanza al fiume. La scelta di scavare nella roccia tombe collettive dimostra il forte legame spirituale delle comunità con la terra e con il ciclo della vita.
L’atmosfera del parco è oggi resa ancora più suggestiva dalla cornice naturale: la vista del Monte Tuttavista e la vegetazione mediterranea incorniciano le antiche sepolture, creando un contesto in cui storia e paesaggio si fondono.
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Leggende e tradizioni popolari di Malicas
Nella tradizione orale, le Domus de Janas sono sempre state considerate luoghi magici. Si credeva che le fate sarde, piccole donne dai poteri soprannaturali, vivessero all’interno delle cavità rocciose. Custodi di tesori e sapienza, le janas rappresentavano un ponte tra il mondo umano e quello ultraterreno. Visitare le Domus di Malicas significa dunque immergersi non solo nella storia, ma anche nel folclore che ancora oggi arricchisce l’immaginario collettivo.
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Come visitare le Domus de Janas di Galtellì
Le Domus de Janas di Malicas sono facilmente accessibili e rappresentano una tappa ideale per chi visita il borgo di Galtellì. L’ingresso al parco è comodo e la visita richiede poco tempo, rendendola perfetta da abbinare a un itinerario nel centro storico.
Oltre alle tombe prenuragiche, a Galtellì si possono ammirare:
-
la Basilica di San Pietro, con i suoi celebri affreschi romanici;
-
i vicoli e le case in pietra del borgo medievale;
-
i percorsi letterari dedicati a Grazia Deledda, che ambientò qui alcune pagine di Canne al vento.

