Olzai, il borgo nel cuore del Gennargentu
Situato a 558 metri sul livello del mare, Olzai è un suggestivo paese della Barbagia di Ollolai, immerso in una valle attraversata dal Rio Bisine e circondata da fitti boschi di leccio. Riconosciuto tra i Borghi Autentici d’Italia, conserva un patrimonio storico e culturale di grande valore, legato alla produzione agricola, all’arte e alle sue architetture in granito.

🏘️ Olzai — Caratteristiche storiche e geografiche
Barbagia di Ollolai · Sardegna centrale
📍 Localizzazione
- Sardegna centrale, Barbagia di Ollolai
- Provincia di Nuoro
- Altitudine: circa 558 m s.l.m.
🗺️ Geografia fisica
- Vallata montana ai piedi del Gennargentu
- Torrente Rio Bisine e canalizzazione in granito
- Paesaggi rurali con lecci, castagni e muretti a secco
📜 Storia in sintesi
- Presenze nuragiche e domus de janas nel territorio
- Economia storica basata su grano e orzo
- Alluvione del 1921 → canalizzazione del Rio Bisine
🏛️ Patrimonio e luoghi
- Mulinu Vezzu (mulino ad acqua, museo)
- Centro storico in granito e ponti ad arco
- Chiesa di Santa Barbara e case storiche
- Casa-museo Carmelo Floris
🎭 Cultura ed economia
- Tradizione cerealicola: grano e orzo
- Artigianato del legno e della pietra
- Cortes Apertas e feste di paese
🚉 Collegamenti
- Strade per Nuoro, Fonni, Ottana, Sorgono
- Bus interurbani dal capoluogo di provincia
- Accesso dalla ss/regionali della Barbagia
Il Mulinu Vezzu di Olzai: l’ultimo mulino ad acqua
Il simbolo del borgo è il Mulinu Vezzu di Olzai, un antico mulino ad acqua del Settecento, restaurato e trasformato in museo nel 2002. La sua funzione era legata alla macinazione di grano e orzo, che fecero di Olzai uno dei centri agricoli più importanti della Sardegna centrale.
L’imponente struttura in granito, alta 13 metri e larga 10, sfruttava la forza del Rio Bisine, convogliata tramite una canaletta in pietra fino alla ruota verticale che azionava le macine. Oggi il Mulinu Vezzu è visitabile e rappresenta un raro esempio di architettura pre-industriale in Sardegna.
L’alluvione del 1921 e la canalizzazione del Rio Bisine
Un evento tragico segnò la storia di Olzai: l’alluvione del 1921, che devastò mulini, abitazioni e infrastrutture del borgo. Per proteggere l’abitato, il fiume fu incanalato in un suggestivo lastricato in granito che attraversa ancora oggi il paese, affiancato da ponti in pietra ad arco che collegano le due rive. Questa opera di ingegneria idraulica ha reso unico il paesaggio urbano di Olzai.
La tradizione del grano e dell’orzo
Per secoli, grano e orzo furono le principali risorse agricole del borgo, tanto da rendere il paese un centro nevralgico per la produzione cerealicola della Sardegna. Intorno a queste colture si sviluppò una fiorente economia rurale che lasciò segni tangibili nel territorio e che oggi rivive nella memoria collettiva, nelle manifestazioni popolari e nei musei locali.

Arte e cultura: Carmelo Floris e il patrimonio religioso
Il paese barbaricino è un centro di grande valore artistico. Qui nacque il pittore Carmelo Floris (1891–1960), maestro della ritrattistica e delle scene di vita barbaricina. La sua casa-museo conserva opere, bozzetti e arredi originali, offrendo un viaggio nell’arte del Novecento sardo.
Tra le architetture religiose spicca la chiesa di Santa Barbara, cuore spirituale del paese, e le numerose chiese campestri che punteggiano il territorio. Le case in granito, molte ancora intatte, raccontano un passato fatto di lavoro agricolo e comunità solidali.
Il borgo tra turismo e identità
Oggi Olzai è una meta che unisce natura, storia e cultura. Ogni anno, soprattutto durante le manifestazioni come Cortes Apertas, il borgo si anima di visitatori che scoprono vicoli lastricati, musei, antichi mulini e panorami sul Gennargentu.
Conservando il suo carattere autentico, Olzai si presenta come un luogo ideale per chi cerca esperienze di turismo lento, a contatto con la tradizione, l’enogastronomia locale e la bellezza di una Sardegna interna ancora tutta da scoprire.
- Guarda anche Olzai sul sito di Borghi Autentici d’Italia





