La Basilica di San Simplicio a Olbia è il monumento religioso più antico e importante della Sardegna nord-orientale. Edificata tra l’XI e il XII secolo, sorgeva originariamente su una collina al di fuori delle mura cittadine. Oggi, dopo secoli di espansione urbanistica, si trova nel cuore del centro storico di Olbia.
- Guarda anche l’articolo di Olbia romana: storia, urbanistica e infrastrutture dell’antica città

📜 Scheda · Basilica di San Simplicio (Olbia)
Il più antico monumento religioso della Sardegna nord-orientale (XI-XII secolo).
📍 Localizzazione
Olbia, Gallura (Sardegna). In origine su una piccola collina extra moenia; oggi nel centro urbano.
⏳ Cronologia e ruoli
- Costruzione: tra 1000 e 1100 (età romanica).
- Cattedrale fino al 1839.
- Parrocchiale dal 1955.
- Dal 1993 è basilica minore (titolo conferito da Giovanni Paolo II).
🙏 Dedicazione e culto
Dedicata a San Simplicio, protovescovo di Olbia e martire durante le persecuzioni di Diocleziano; patrono della diocesi di Tempio-Ampurias e Olbia.
🏛️ Carattere monumentale
Esempio di architettura romanica in Gallura, simbolo dell’intreccio tra le origini cristiane del territorio e lo sviluppo urbano di Olbia.
Storia e dedicazione
La storia della basilica è strettamente legata alle prime diffusione del cristianesimo in Sardegna. Fu infatti dedicata a San Simplicio, primo vescovo di Olbia e martire durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano (IV secolo). Oggi San Simplicio è venerato come patrono della diocesi di Tempio-Ampurias e Olbia.
Ruolo religioso nel tempo
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Cattedrale fino al 1839.
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Parrocchiale dal 1955.
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Nel 1993, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, è stata elevata a basilica minore.
Questa lunga storia ecclesiastica ne fa uno dei luoghi di culto più rappresentativi della Gallura e meta imprescindibile per chi visita Olbia.

Costruzione in due tempi
L’area su cui sorge la Basilica di San Simplicio è un rilievo collinare che fu utilizzato fin dall’antichità come cimitero e luogo di culto. I punici lo sfruttarono fino al basso Medioevo e sul sito erano già presenti un edificio paleocristiano (VI-VII secolo d.C.) e una struttura di epoca romana.
La basilica appartiene al primo romanico e fu realizzata con uno stile sobrio ed essenziale, utilizzando granito locale e poche decorazioni. La costruzione si sviluppò in due fasi:
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nella prima furono edificati l’abside, le mura perimetrali, le colonne interne e la copertura a botte delle navate laterali;
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nella seconda, alla fine del XII secolo, vennero completate la sopraelevazione della navata centrale e la copertura a capriate lignee.

Olbia capitale del Regno
L’edificazione della Basilica di San Simplicio fu voluta dai giudici di Gallura, che intesero trasformare Olbia in un centro burocratico-amministrativo. Nacque così la cosiddetta Insula episcopalis bizantina, composta dalla cancelleria, dal palazzo vescovile e da altri edifici funzionali alla vita politica e religiosa del regno.
Per un periodo, Olbia (nota nelle fonti anche come Ulbia o Ulpia) divenne una vera e propria capitale del Giudicato di Gallura, ereditando la centralità economica e commerciale che aveva avuto in epoca romana grazie al suo porto fiorente.

Descrizione della chiesa di San Simplicio
La Basilica di San Simplicio colpisce per la sua austera sobrietà romanica, oggi messa in risalto dall’assetto urbanistico che la circonda.
La facciata è divisa in tre sezioni da due lesene e presenta una trifora incassata con colonne marmoree decorate:
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la colonna di sinistra, quadripartita, raffigura una testa umana e un serpente;
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la colonna di destra, articolata in sei colonnine, mostra una cinghia scolpita che simboleggia l’immortalità dell’anima.
I capitelli in pietra nera sono ornati con figure di uccelli e foglie di acanto. Sul lato destro si erge un campanile a vela, aggiunto in epoca spagnola. Le facciate laterali, rivolte a nord e a sud, sono decorate con doppie file di archetti pensili, in granito quelli sporgenti e in laterizio quelli incassati.

L’interno della basilica
L’interno della Basilica di San Simplicio richiama i canoni protoromanici tipici dell’Italia settentrionale. L’uso del granito è dominante e caratterizza le tre navate, divise da arcate sorrette da colonne.
L’abside centrale è arricchito da due affreschi raffiguranti San Simplicio e San Vittore. Sotto l’altare è custodito un busto ligneo del XVI-XVII secolo che rappresenta il santo titolare della chiesa.
🚶♂️ Visitare la Basilica di San Simplicio
Consigli e informazioni utili per la visita alla più antica chiesa romanica della Gallura.
🕒 Orari
Aperta tutto l’anno con orari variabili tra stagione estiva e invernale.
Generalmente mattina e pomeriggio.
Si consiglia di verificare in loco o sul sito ufficiale della diocesi.
🎟️ Ingresso
L’accesso alla basilica è gratuito. In alcune occasioni sono disponibili visite guidate a pagamento.
🚗 Come arrivare
Situata nel centro di Olbia, facilmente raggiungibile a piedi dal corso principale e a pochi minuti dal porto e dalla stazione ferroviaria.
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💡 Consigli di visita
- Ideale come tappa durante una passeggiata nel centro storico di Olbia.
- Visita consigliata la mattina per la luce migliore sulle facciate in granito.
- Ogni anno, a maggio, si svolgono i festeggiamenti per San Simplicio, patrono della città.
- Luogo adatto anche a famiglie e scolaresche.
- Guarda anche il sito di Hello Olbia, il portare turistico della città


