La scuola italiana, fondata sui principi di equità e inclusione, riconosce e valorizza le diversità di ogni studente.
Per questo, per gli alunni con BES – Bisogni Educativi Speciali, la normativa prevede percorsi personalizzati di apprendimento e modalità di valutazione specifiche, anche nei momenti cruciali della carriera scolastica: gli esami di Stato conclusivi del primo ciclo (ex terza media) e del secondo ciclo (maturità).
L’obiettivo non è semplificare le prove, ma garantire pari opportunità e valorizzare le competenze effettivamente acquisite, tenendo conto delle caratteristiche individuali di ciascun alunno.
Guarda anche TFA SOSTEGNO 26 – Valutazione ed esami per alunni con DSA: regole e strumenti per il primo e secondo ciclo di istruzione
- Guarda anche: Castello dei Malaspina di Osilo

📜 Quadro normativo di riferimento
La gestione dei BES a scuola si basa su un insieme di normative e linee guida fondamentali:
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 — Introduzione ufficiale del concetto di BES nella scuola italiana.
Circolare ministeriale 8/2013 — Indicazioni operative per le scuole.
Decreto legislativo 62/2017 — Valutazione ed esami di Stato nel primo ciclo.
Ordinanze ministeriali annuali del Ministero dell’Istruzione e del Merito relative all’esame di Stato del secondo ciclo.
Queste norme riconoscono la necessità di misure didattiche personalizzate e criteri di valutazione coerenti con il percorso formativo di ciascun alunno con BES.
🧠 Chi sono gli alunni con BES
Per BES (Bisogni Educativi Speciali) si intende un’ampia categoria di studenti che, per motivi diversi, necessitano di un supporto specifico nel percorso scolastico.
Rientrano tra i BES:
studenti con DSA certificati ai sensi della Legge 170/2010,
studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992,
studenti con difficoltà temporanee o svantaggi socio-culturali e linguistici.
Per questi ultimi non è necessaria una certificazione clinica: è la scuola a individuare il bisogno e ad attivare le misure di supporto.
📝 Il ruolo del PDP nella valutazione
Per garantire un percorso efficace e trasparente, la scuola redige per ogni studente con BES un PDP – Piano Didattico Personalizzato.
Il PDP:
definisce strategie didattiche e metodologiche;
individua strumenti compensativi e dispensativi;
stabilisce criteri di valutazione personalizzati;
è condiviso con la famiglia e fa parte integrante della documentazione scolastica.
Durante gli esami, il PDP rappresenta il riferimento ufficiale per garantire coerenza tra percorso formativo e valutazione finale.
📚 Valutazione e esami per BES nel primo ciclo
L’esame di Stato conclusivo del primo ciclo (ex terza media) comprende prove scritte, prova orale e prove Invalsi (queste ultime obbligatorie per la partecipazione ma non incidenti sul voto finale).
Per gli alunni con BES:
si adottano strumenti compensativi (mappe, tabelle, calcolatrici, sintesi vocale, dizionari digitali);
sono previste misure dispensative (tempi aggiuntivi, riduzione del carico, adattamento delle prove);
le prove possono essere personalizzate per rispondere ai bisogni specifici;
la valutazione si basa sugli obiettivi effettivamente raggiunti, non sugli aspetti formali compromessi dal bisogno educativo.
👉 Importante: le prove personalizzate devono avere valore equipollente, garantendo pari dignità e valore legale del titolo di studio.
🎓 Valutazione e esami per BES nel secondo ciclo
Anche nell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione (maturità), la commissione d’esame deve tenere conto delle necessità degli alunni con BES.
Le principali misure previste:
tempi aggiuntivi per lo svolgimento delle prove;
utilizzo di strumenti compensativi (tecnologici e cartacei) già adottati durante l’anno;
adattamenti nelle modalità di somministrazione delle prove scritte;
attenzione alla sostanza più che alla forma nelle valutazioni;
eventuale modalità orale alternativa per la prova scritta, quando previsto dal PDP.
La commissione valuta le competenze acquisite in relazione al percorso personale dello studente, nel rispetto dell’equità e della normativa vigente.
🧮 Strumenti compensativi e dispensativi più comuni
| Strumenti compensativi | Misure dispensative |
|---|---|
| Mappe concettuali, schemi e formulari | Tempi aggiuntivi |
| Calcolatrice e dizionari digitali | Dispensa da alcune attività non funzionali agli obiettivi |
| Sintesi vocale e software di supporto | Riduzione della lunghezza o complessità dei testi scritti |
| Tabelle, glossari e strumenti visivi | Lettura dei testi da parte dell’insegnante o supporto audio |
🧡 Inclusione e valutazione personalizzata
La valutazione degli alunni con BES non ha finalità “compensative” in senso stretto, ma inclusiva e equitativa: serve a misurare le reali competenze e conoscenze raggiunte, non la difficoltà.
La scuola italiana, attraverso una solida cornice normativa, punta a rimuovere gli ostacoli che potrebbero compromettere la piena partecipazione agli esami e il successo scolastico.
📌 In sintesi
| Aspetto | Primo ciclo | Secondo ciclo |
|---|---|---|
| Riferimento normativo | D.Lgs. 62/2017 | Ordinanze MIM annuali |
| Documento guida | PDP | PDP |
| Prove d’esame | Personalizzabili, con strumenti previsti | Adattamenti, tempi aggiuntivi |
| Valutazione | Coerente con il percorso scolastico | Equa e personalizzata |
🔗 Risorse utili
✨ Inclusione e flessibilità
La valutazione e gli esami per gli alunni con BES rappresentano un tassello importante nella costruzione di una scuola realmente inclusiva. Attraverso strumenti personalizzati, misure flessibili e un approccio equo, il sistema scolastico italiano garantisce pari opportunità di successo formativo, nel rispetto della dignità e delle potenzialità di ogni studente.






































