Esami di Stato e DSA: un diritto all’inclusione
“Esami di Stato e DSA” è un tema centrale nel percorso scolastico degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. La normativa italiana tutela il diritto di ogni alunno a sostenere le prove d’esame in condizioni di equità e pari opportunità, attraverso strumenti compensativi, misure dispensative e valutazioni personalizzate. L’obiettivo non è facilitare, ma garantire che le difficoltà legate al disturbo non diventino un ostacolo alla dimostrazione delle reali competenze acquisite. Per questo, sia alla fine del primo ciclo (ex terza media) che alla maturità, la scuola mette in atto strategie mirate a favorire inclusione e successo formativo.
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📜 Il quadro normativo di riferimento
Le modalità di valutazione e d’esame per gli alunni con DSA sono disciplinate principalmente da:
Legge 170/2010 — Riconoscimento e tutela dei DSA.
Decreto ministeriale 5669/2011 — Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA.
Decreto legislativo 62/2017 — Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.
Normativa e ordinanze annuali del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Queste disposizioni garantiscono misure compensative e dispensative, personalizzazione didattica e criteri di valutazione coerenti con i bisogni educativi di ogni studente.
La Legge 170/2010 sull’Esami di Stato e DSA
La Legge 170/2010 è la normativa italiana che riconosce e tutela i diritti degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.
Stabilisce il diritto a percorsi didattici personalizzati e all’uso di strumenti compensativi e misure dispensative durante l’attività scolastica e in sede d’esame. La legge obbliga le scuole a redigere un PDP (Piano Didattico Personalizzato) per ogni studente con DSA, definendo strategie educative e criteri di valutazione coerenti con i bisogni individuali.
L’obiettivo principale è garantire pari opportunità di apprendimento e successo formativo, promuovendo un sistema scolastico realmente inclusivo.
🧠 Chi sono gli alunni con DSA
Per DSA si intendono i disturbi specifici che interessano abilità di lettura, scrittura e calcolo, come:
dislessia (lettura),
disgrafia (grafia),
disortografia (scrittura corretta),
discalculia (calcolo).
Gli studenti con diagnosi certificata ai sensi della Legge 170/2010 hanno diritto a un PDP – Piano Didattico Personalizzato, che stabilisce strategie, strumenti compensativi e misure dispensative da adottare durante l’anno scolastico e in sede d’esame.
📚 Valutazione degli alunni con DSA nel primo ciclo
L’esame di Stato conclusivo del primo ciclo (ex terza media) prevede prove scritte, colloquio orale e la valutazione del percorso scolastico.
Per gli studenti con DSA:
le prove devono tener conto del PDP e delle strategie usate durante l’anno;
è possibile utilizzare strumenti compensativi (mappe concettuali, tabelle, sintesi vocali, calcolatrici, dizionari digitali);
sono previste misure dispensative, come tempi più lunghi o la possibilità di leggere i testi con supporti audio;
la valutazione si concentra sui contenuti e non sugli errori di forma, come ortografia e calligrafia, non penalizzando il disturbo.
👉 Gli studenti possono sostenere le prove scritte in forma orale o digitale, quando previsto nel PDP.
📝 Prove Invalsi e DSA
Le prove Invalsi sono obbligatorie per la partecipazione all’esame ma non influiscono direttamente sul voto finale.
Per gli alunni con DSA sono previste:
misure compensative specifiche,
lettura ad alta voce,
tempi aggiuntivi,
formati digitali accessibili.
🧭 Esame di Stato del secondo ciclo (maturità) e DSA
L’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione (maturità) è un momento importante, ma la normativa garantisce pari opportunità anche in questa fase.
Le commissioni devono:
tenere conto delle modalità di apprendimento degli studenti con DSA;
consentire l’uso degli strumenti compensativi previsti nel PDP;
predisporre tempi aggiuntivi e adattamenti delle prove;
valutare i contenuti e le competenze, non gli aspetti formali legati al disturbo.
📌 La prima e la seconda prova scritta possono essere svolte con strumenti digitali e modalità personalizzate.
📌 Nel colloquio orale, la commissione deve creare condizioni adeguate per valorizzare le conoscenze dello studente.
📑 PDP e ruolo della scuola
Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) è lo strumento fondamentale per garantire un percorso coerente e trasparente. Deve contenere:
diagnosi e indicazioni funzionali,
strumenti compensativi e dispensativi,
strategie metodologiche e didattiche,
criteri di valutazione personalizzati.
Il documento è condiviso con la famiglia e rappresenta il riferimento ufficiale anche in sede di esame.
🧮 Esempi di strumenti compensativi e dispensativi
| Strumenti compensativi | Misure dispensative |
|---|---|
| Mappe concettuali e schemi sintetici | Dispensa dalla lettura ad alta voce |
| Sintesi vocale e software di lettura | Tempi aggiuntivi per prove scritte |
| Calcolatrice e formulari | Dispensa da alcune attività non funzionali agli obiettivi |
| Dizionari digitali | Riduzione della lunghezza dei testi scritti |
| Supporti multimediali | Modalità orale alternativa alle prove scritte, se previsto |
🧡 Inclusione e diritto allo studio
L’obiettivo della normativa non è “facilitare” l’esame, ma garantire pari opportunità e una valutazione realmente equa e personalizzata, in linea con le competenze acquisite.
La scuola italiana si fonda su un modello inclusivo: il DSA non è un ostacolo alla riuscita scolastica, ma una diversità da accogliere e valorizzare.
📌 Sintesi sull’Esami di Stato e DSA
| Ciclo scolastico | Prove d’esame | Misure previste per DSA |
|---|---|---|
| Primo ciclo (terza media) | Scritte + orale + Invalsi | Strumenti compensativi, tempi aggiuntivi, adattamenti |
| Secondo ciclo (maturità) | Prima e seconda prova, colloquio orale | Modalità personalizzate, PDP, valutazione coerente |
🔗 Risorse utili
Legge 170/2010 – Norme sui DSA
Decreto legislativo 62/2017
Associazioni di supporto: AID (Associazione Italiana Dislessia)
✨ Inclusione e formazione
L’esame di Stato non deve rappresentare una barriera per gli studenti con DSA. Grazie a un percorso personalizzato, strumenti adeguati e valutazioni coerenti, è possibile garantire equità, inclusione e successo formativo.
Un PDP ben strutturato e condiviso è la chiave per affrontare con serenità e consapevolezza i momenti conclusivi del percorso scolastico.






































